La maratona è un tipo di atletica leggera praticato fin da tempi antichi. La gara consiste in una corsa di 42,195 km, ma quale è la storia di questo sport amatissimo dagli italiani? Come è entrato a far parte delle storiche Olimpiadi? E cosa successe nelle storiche Olimpiadi di Roma 1960?
In questo articolo ripercorreremo la storia della maratona, dai tempi dell’antica Grecia fino ai giorni nostri, per capire i cambiamenti e gli sviluppi che hanno portato questa gara ad essere una delle competizioni più attese in Italia.

Nascita della Maratona
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La maratona intesa come gara nasce come rievocazione della storica corsa di Filippide, un messaggero che nel 490 a.C. corse dalla città di Maratona (da cui questo sport prende il nome) fino all’Acropoli di Atene per annunciare la vittoria dei greci sui persiani. Il corridore morì per lo sforzo subito dopo.
Tuttavia, questa è solo una versione di come questa pratica potrebbe aver avuto inizio. Molti altri credono che l’originale corsa di Filippide fosse in realtà molto più lunga e che quindi il percorso non fosse la distanza da Maratona ad Atene, ma bensì da Atene a Sparta (circa 240 km). Si pensa che il messaggero non abbia corso così a lungo per annunciare una vittoria, ma che invece la corsa sia stata una fuga in tutta fretta per annunciare l’arrivo di invasori persiani.
In seguito a questo evento, la maratona diventò la gara più attesa per eccellenza dalla popolazione, anche se non entrò ufficialmente a far parte dei giochi olimpici fino al 1896. Ai tempi dell’antica Grecia, la competizione seguiva un percorso molto simile a quello che Filippide aveva tracciato secondo la leggenda storica, cioè dal ponte di Maratona fino allo Stadio Panathinaiko di Atene, per una lunghezza totale di circa 40 km.
Introduzione della Maratona nelle Olimpiadi Moderne
Molti secoli dopo, il filologo francese Michel Bréal espresse il desiderio di includere la maratona fra gli sport rappresentati nella prima Olimpiade moderna di Atene nel 1896. Sia i greci che il fondatore dei giochi Olimpici, Pierre de Coubertine, appoggiarono fortemente l’idea, organizzando quindi una gara di selezione per decretare quali atleti avrebbero poi partecipato alle Olimpiadi.
La Maratona nelle Olimpiadi di Roma
Nelle Olimpiadi di Roma del 1960, la lunghezza del percorso era ormai diventata 42,195 km, cioè la lunghezza standard di qualsiasi maratona corsa ai giorni nostri. La gara, svoltasi il giorno 10 Settembre 1960, è considerata una delle più suggestive della storia in termini di scenario e panorama.
È inoltre ricordata in quanto fu la prima volta in cui il punto di arrivo di una maratona non fosse uno stadio, ma bensì il famoso Arco di Costantino.
A due chilometri dal traguardo, Bikila posiziona un'accelerazione fulminea ai piedi dell'obelisco di Aksoum. L'attacco è tanto potente quanto simbolico: il monumento era stato rubato dall'Etiopia da Mussolini nel 1937.
La storica maratona fu vinta dall’atleta etiope Abebe Bikila, che passò alla storia per aver vinto questa competizione oltrepassando il traguardo a piedi nudi siccome le scarpe nuove che aveva acquistato poco prima dell’inizio della gara gli stavano causando numerose vesciche ai piedi.
L’atleta completò con successo la corsa con uno strabiliante tempo di 2 ore, 15 minuti e 16 secondi. Batte di un secondo il record mondiale del russo Popov, in 2h15'16”'. Ricevendo la medaglia d'oro sul podio, abbraccia i suoi due inseguitori, il volto appena segnato dallo sforzo. Era addirittura necessario che il suo allenatore lo costringesse a coprirsi e ad ingoiare una lattina di Coca-Cola!